Veganesimo

Le 10 domande a cui un vegano (prima o poi) dovrà rispondere

Arriva, prima o poi, nella vita di un vegano, quel momento in cui ci si dichiara: “ sì, non mangio carne! sono vegano!”

In quel preciso momento, che tu sia in fila alla cassa, seduto a tavola con amici e parenti, o nello studio medico sotto il trapano del dentista, dovrai rispondere alle 10 domande più comuni che un onnivoro farà.

1. “Sei veg? Allora cosa mangi?

Direi molto altro. E senza sfogliare pagine di libri di ricette internazionali, anche solo la nostra cucina mediterranea (e pugliese!), nasconde piatti vegetali gustosissimi e nutrienti: orecchiette con le rape, fave e cicoria, zuppe di legumi, pasta condita con verdure. Insomma, c’è da leccarsi i baffi.

2. “Io capisco i vegetariani, ma i vegani...”

Premettendo che – per definizione – i vegani escludono dalla loro alimentazione anche derivati animali, come latte, uova e miele, e i vegetariani invece solo carne e pesce, c’è da dire che vi è una lotta intestina tra i due stessi gruppi. Spesso, un vegano addita un vegetariano di non essere coerente fino in fondo.

La verità è che ognuno fa del proprio meglio, apportando dei cambiamenti nella propria vita per essere coerente ai propri valori. Immagino che anche molti vegani abbiano pensato all’inizio “vegetariano sì, ma vegano è troppo esagerato”. L’informazione è la risposta a questa domanda.

Quando si viene a conoscenza del processo produttivo nelle industrie di uova e latte è semplice non pensare più che la scelta vegana sia eccessiva.

3. “Ma il pesce lo mangi?

No. Anche il pesce è un essere vivente. Animali che vengono esclusi dalla dieta vegana e vegetariana

4. “E come assumi il ferro se non mangi carne? E le proteine?

E’ curioso dover rispondere a questo tipo di domanda di carattere medico, ad interlocutori onnivori la cui parte nutrizionale della loro dieta è a loro stessi oscura. Sarà facile veder trasformare chi avete di fronte in salutisti e medici esperti preoccupati per la salute dei vegani

I cibi vegetali, ad esempio cavolo e broccoli, contengono ferro e vitamina C necessario all’assorbimento del ferro stesso. Il ferro, poi, lo troviamo anche in alcuni cereali, come miglio e avena. I semi di sesamo e ancora alcuni legumi, in particolare fagioli, ceci, fave e lenticchie sono ricchi di ferro. E’ chiaro che ogni dieta deve essere bilanciata, anche quella onnivora, assumendo le giuste quantità di ferro e proteine, presenti in legumi e frutta secca.

5. “Gli animali nascono per essere mangiati. L’uomo è onnivoro per natura“.

Ogni animale ha una sua peculiarità anatomica. Siamo come i leoni per caso? L’evoluzione ci ha portato ad avere dei canini molto corti, rispetto a quelli di animali cacciatori. La nostra anatomia è molto simile agli animali frugivori, come i primati. Curioso poi pensare che il fondatore della teoria dell’evoluzione, Charles Darwin, fosse lui stesso vegetariano: “Come l’uomo, anche gli animali percepiscono gioia e dolore, felicità e infelicità.”

Ad ogni modo, gli animali non nascono per alcun scopo specifico, nè per fare compagnia all’uomo, nè per essere strumenti di lavoro, nè fonte di cibo e reddito. Questo modo di percepire l’altro essere vivente, gli animali, è una conseguenza della visione antropocentrica che abbiamo della vita.

6. “Anche le piante soffrono

Se non vi è ancora capitato di ricevere questo tipo di commento, siete dei vegani fortunati! Due sono le risposte da dare in questa occasione. La prima, sarcastica: “ odio le piante infatti. Per questo le mangio”. Ma, se intendete fornire una risposta reale, aldilà delle battute, allora la verità è che è scientificamente provato che le piante non abbiano un sistema nervoso centrale e che, per questo, non percepiscano il dolore o le altre emozioni come invece accade per gli animali.

7. “Le mucche il latte lo fanno lo stesso!

Non direi. La mucca non produce latte in modo spontaneo. Come per una donna, accade che si produca latte solo ed esclusivamente durante a gravidanza. Ciò che accade in particola modo nelle industrie dove si produce latte è:

  1. Separazione madre e vitello: dopo la nascita, i vitelli sono spesso separati dalle loro madri poco dopo la nascita. Questo è fatto per garantire che il latte prodotto dalla mucca sia disponibile per il consumo umano anziché per nutrire il vitello.
  2. Condizioni di vita: In alcune operazioni industriali, le mucche possono essere tenute in condizioni di allevamento intensive, con spazi limitati e pratiche di gestione che possono essere considerate poco etiche. Alcune mucche possono essere soggette a sovraffollamento, condizioni igieniche inadeguate.
  3. Mungitura meccanica: La mungitura delle mucche è spesso eseguita utilizzando macchinari automatizzati causando lesioni alle mucche.
  4. Durata della produzione di latte: nelle industrie intensive, le mucche vengono spesso sottoposte a una produzione di latte continua per periodi prolungati. Insomma, una gravidanza indotta dopo l’altra per ottenere latte per gli umani e vitellini strappati e mandati al macello.
  5. Fine della vita utile: Quando le mucche non sono più in grado di produrre latte in quantità sufficiente, possono essere inviate al macello per la produzione di carne.

8. “C’è gente che muore di fame e tu ti rifiuti di mangiare la carne

Esatto, mi rifiuto di mangiare carne anche per questioni politiche, per ridurre la fame nel mondo. Per la produzione di carne si ha bisogno di una quantità massiccia di vegetali e di acqua. Se queste risorse venissero utilizzate direttamente a consumo umano, e non per gli allevamenti, sarebbe possibile sfamare oltre 10 miliardi di persone.

9. “La dieta vegana è molto costosa

L’alimentazione vegana si basa su questi alimenti principali: frutta, verdura, cereali, semi e frutta secca. Sono alimenti tra i meno costosi, rispetto a carne, saluti e formaggi. Questa concezione della dieta vegana come costosa nasce dal l’errato presupposto che la dieta vegana si componga di cibi particolari e ricercati

Surrogati vegetali ai tradizionali formaggi, salumi sono alimenti spesso processati, che non dovrebbero costituire la base dell’alimentazione vegana, ma che sicuramente possono essere assunti di tanto in tanto soprattutto se si è alla ricerca di sapori diversi.

10. “Se non mangiassimo animali, ci sarebbe un sovraffollamento di galline, mucche e maiali

La produzione di carne, oggigiorno, avviene attraverso gli allevamenti intensivi. In questi luoghi, gli animali sono “creati” appositamente per essere uccisi. Quindi, nessuna preoccupazione di essere invasi dagli animali!

La lista delle domande a cui rispondere potrebbe continuare, in ogni caso ciò che serve è una buona dose di pazienza da entrambe le parti. Il dialogo e il confronto è necessario soprattutto se di fronte trovate interlocutori curiosi e rispettosi.

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